Sono tre le fasi del progetto che porta il titolo: “Il promontorio dell’Adriatico: Salvore e il suo territorio nell’età della Serenissima”. La prima fase, avviata nel 2015, riguardava le attività di ricerca archivistiche e storiche; la seconda si è snodata nei giorni 20 e 21 aprile 2018 con il Convegno internazionale; la terza prevede la pubblicazione di un volume di prestigio che – come evidenziato con grande soddisfazione dai relatori – potrebbe riscontrare grande interesse anche nei campi turistico ed economico.


Al Convegno scientifico, ospitato nella sede alla Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago hanno, aderito diversi illustri ricercatori. A salutare pubblico e partecipanti, in apertura, è stato Silvano Pelizzon, presidente della Comunità degli Italiani di Salvore (ente capofila dell’intero progetto, supportato dal finanziamento della Regione del Veneto). Quindi sono intervenuti Floriana Bassanese Radin, presidente della CI locale, il vicesindaco della città Ivan Belušić, il presidente dell’Associazione “Batana salvorina”, Davor Rašin, e il coordinatore del Convegno, Franco Rota, che portato il saluto a nome dell’Università Ca’ Foscari di Venezia e segnatamente a nome di Claudio Povolo, professore ordinario nel Dipartimento di Studi Umanistici.

Per la Regione Istriana ha fatto pervenire il suo indirizzo di saluto l’assessore alla Cultura Vladimir Torbica. Ha assistito ai lavori il Conservatore per i beni storici e artistici dell’Istria, dott.ssa Lorella Limoncin Toth.

 

Un percorso iniziato due anni prima

 

Il presidente della Comunità degli Italiani di Salvore, Silvano Pelizzon, ha sottolineato che la conferenza costituiva il momento più atteso del percorso iniziato circa due anni fa dalla CI di Salvore, congiuntamente alla Città, al Museo civico di Umago e all’Università Ca’ Foscari di Venezia, quali partner autorevoli del progetto supportato dalla Regione Veneto, inteso a testimoniare e a valorizzare il ricco retaggio culturale ereditato dal territorio di Salvore attraverso la sua lunga storia passata e, in particolare, attraverso la secolare appartenenza alla Serenissima. Un saluto particolare è andato all’Associazione “Batana Salvorina”, che si è unita efficacemente al consorzio originario del progetto, contribuendo a consolidare la visibilità di una tradizione unica nel suo genere, frutto dell’ingegno e dell’operosità di una popolazione da sempre strettamente legata al mare e idealmente abbracciata al simbolico faro di Salvore.

 

Storia e tradizione

 

Floriana Bassanese Radin, presidente della Comunità degli Italiani “Fulvio Tomizza” di Umago, ha impostato con spirito la sua introduzione, intitolandola “Viva le glorie del nostro leon”. “Lo studio, la valorizzazione e la promozione del patrimonio culturale di origine veneta del nostro territorio sono un impegno costante delle Comunità degli Italiani che operano sul territorio umaghese”, ha rilevato la relatrice.

 

Il dott. Rota, quale portavoce del prof. Claudio Povolo dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha trattato il tema a livello interregionale “Tradizione di relazioni all’insegna della venezianità”.

 

L’ Associazione “Batana salvorina”, presieduta da Davor Rašin, si è occupata di “Antichi mestieri, genius loci e attrazioni turistiche”.

 

Il Museo civico di Umago, partner scientifico di tutto il progetto e in particolare dell’organizzazione del Convegno, era presente con la Direttrice dott.ssa Biljana Bojic accompagnata dal suo staff. Ha presentato in maniera esauriente le testimonianze storiche antiche e recenti emerse dalle sistematiche campagne di scavi archeologici condotti nel territorio di Salvore con l’impegno congiunto di esperti locali ed esteri durante gli ultimi anni.

 

La presentazione delle ricerche

 

È seguita la presentazione delle ricerche sviluppate nella prima parte del progetto con Marino Manin, “Salvore nel Catasto stabile”, Denis Visintin sul “Paesaggio agrario e organizzazione produttiva nel salvorino (XV – XIX secolo)”, Marina Paoletić sul tema delle proprietà e delle residenze di campagna nel circondario di Salvore (le cosiddette ‘stanzie’),  Lia De Luca dell’Università Cà Foscari di Venezia su “La Battaglia di Salvore tra storia e mito: ricognizione bibliografica degli studi dai primi manoscritti al dibattito Seicentesco”, e Rino Cigui del Centro ricerche storiche di Rovigno su “La malaria a Salvore dal medioevo ai tempi recenti”.

 

Patrimonio artistico e musicale

 

Nella sessione pomeridiana, lo storico d’arte Damir Tulić ha tenuto una conferenza sul tema “Altare marmoreo e scultura lignea nella chiesa parrocchiale di San Giovanni Evangelista a Salvore”, mentre Nina Kudiš ha trattato il tema “La pittura nella parrocchia di San Giovanni”.

 

È seguita la presentazione e l’apprezzata esecuzione di brani inediti del Conte Stefano Rota, custoditi dai discendenti in un archivio privato del territorio salvorino. L’interpretazione, preceduta da un intervento atto a contestualizzare tale eredità musicale, è stata curata dalla prof.ssa Aleksandra Santin Golojka.

 

Il musicologo David di Paoli Paulovich nel successivo intervento ha trattato il tema “La musica rituale a Salvore nell’eredità veneto-adriatica” proponendo a sua volta alcuni passaggi vocali e strumentali.

 

Visite guidate

 

Come da programma, la seconda giornata di convegno si è articolata in una serie di visite guidate ai siti e ai reperti di rilievo del territorio salvorino: le zone archeologiche di Katoro e di  Sipar, la chiesetta di Zambrattia con la stele romana; il faro di Salvore, la stanzia di  Volparia, il centro storico, la Chiesa parrocchiale di San Giovanni con i suoi artistici arredi sacri, il porto peschereccio; il piccolo museo della pesca allestito dall’Associazione Batana Ssalvorina, per concludere con un drink di commiato.

 

Ricerche da raccogliere in un volume

 

L’obiettivo del progetto è quello di proseguire con la pubblicazione di un volume di prestigio idoneo a valorizzare i risultati delle ricerche e gli interventi svolti al Convegno, favorendo la divulgazione dei temi culturali e l’attenzione anche da parte degli operatori turistici. L’iniziativa vedrà quali partner attivi la CI di Salvore, la Città di Umago, l’Università Cà Foscari di Venezia, il Museo civico di Umago e l’Associazione “Batana salvorina” con l’auspicata riconferma del contributo finanziario da parte della Regione del Veneto.


Programma dettagliato e abstract delle Relazioni

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Nota: il presente testo costituisce un adattamento, con integrazioni, dell’articolo scritto dal giornalista Franco Sodomaco e pubblicato da “La Voce del Popolo” (EDIT, Fiume) il 21.4.2018.